martedì 30 Aprile 2024

Università di Viterbo: Comunicato al personale

logo universita TUSCIACare/i Colleghe/i, oggi alle 15,00 , si è svolta presso la sala Altiero Spinelli del Rettorato la riunione di contrattazione integrativa.

Distribuzione del trattamento accessorio anno 2016

PROPOSTA UIL RUA

Partendo dall’accordo sottoscritto il 26/01/2016 tra l’Amministrazione e le OO.SS., con il quale si era stabilito ” di destinare le risorse del fondo ex art. 87 in via prioritaria all’IMA per euro 200,00 mensili (escluso carico ente) a ciascun dipendente (… )alle PEO per euro 76.907,24 (escluso carico ente) per l’anno 2015 ed euro 171.690,52 (escluso carico ente) per l’anno 2016. Gli ulteriori istituti di cui all’art. 88 comma 2 e le risorse ad esse correlate saranno definite, una volta nota l’entità definitiva dei fondi, in base agli esiti del tavolo di lavoro”.

La Uil Rua in ragione dell’accordo di cui sopra, ritiene che le ulteriori risorse a disposizione ,di cui al fondo art. 87, possano in via prioritaria essere destinate a ristabilire l’IMA al livello dell’anno 2015 ,vale a dire a euro 229,47 per ciascun dipendente.

Va inoltre considerato che la vera natura giuridica dell’IMA è quella di componente fissa della retribuzione e non di emolumento accessorio ( mero nome).

La struttura e la funzione dell’IMA concorrono unitamente alla componente di base dello stipendio tabellare e alla retribuzione proporzionata e sufficiente ai fini del rispetto dell’ art. 36 della Costituzione: “Il lavoratore ha diritto ad una retribuzione proporzionata alla quantità e qualità del suo lavoro e in ogni caso sufficiente ad assicurare a sé e alla famiglia un’esistenza libera e dignitosa.”

L’IMA quindi non può avere che la funzione di corrispettivo della prestazione ordinaria dovuta al dipendente.

Non smentiscono questa ricostruzione le previsioni dei contratti succedutosi nel fluire della storia:

· il CCNL del 2005, art. 41 comma 4, stabiliva che la contrattazione collettiva integrativa istituisce una indennità mensile accessoria distribuita su dodici mensilità;

· la previsione normativa contrattuale del 2006, addirittura arrivava a dire che l’IMA, non è decurtabile se non in caso di sciopero;

· nel 2008 (ultimo contratto) all’art. 88 comma 3, se ne prevede nientemeno che l’incremento.

Ricordiamoci della sentenza del giudice del lavoro del 17/06/2011 del Tribunale di Viterbo ,promossa dalla Uil RUA di Viterbo, contro l’accordo di contrattazione (dei capitani coraggiosi che tanto si prodigano come pater familias per il personale, con risultati ben visibili e noti a tutti), che portò nel 2012 all’ intesa dove finalmente trovò applicazione l’art. 41 comma 4 del CCNL del 27/01/2005 –IMA-, con i relativi arretrati dal 2008 a tutti i dipendenti.

Nulla può fare contro l’IMA la tanto invocata norma ” Brunetta” D.lgs. n. 150/2009, secondo cui le disposizioni in essa contenute sono applicabili esclusivamente ai contratti collettivi nazionali stipulati “a decorrere dal periodo contrattuale successivo a quello in corso alla data di entrata in vigore del presente decreto”.Tale principio è stato inoltre recepito dalla giurisprudenza di merito chiamata a pronunciarsi sul punto.

Ora l’ esempio chiaro di una situazione in contrasto con quanto sopra detto poggia sul fatto che per le categorie apicali nel nostro Ateneo, stante la situazione attuale, si va a modificare in peius il percepito odierno, rispetto al percepito degli anni passati.

Rispetto ad una analisi di carattere generale non possiamo non rilevare la situazione d’incertezza in cui versa il comparto, riguardo ad una riforma della contrattazione aziendale dovuta all’ormai noto inglobamento dell’Università nel comparto della conoscenza, che ci vede penalizzati in partenza, in aggiunta ricordiamo il mancato rinnovo del contratto fermo al 2008, con l’aggravante delle paradossali riduzioni dei fondi per la contrattazione dovute alle recenti e costanti manovre economiche che pongono oggi il personale non docente TAB in una situazione difficile, quasi senza speranza.

Abbiamo però un margine di manovra per questo anno (per lo meno fino ad oggi), grazie alle somme aggiuntive che il Magnifico Rettore ha reso disponibili, pari a euro 100.000,00 circa.

Allora in conclusione possiamo dire che nel rispetto della normativa in vigore per quanto sopra esposto e altre ragioni facilmente intuibili di equità, al fine di mantenere “adeguati” livelli retributivi, (anche rispetto ai nostri colleghi docenti) in ragione del miglioramento dei servizi offerti e al fine di riconoscere gli apporti decisivi del personale tecnico amministrativo rispetto alla complessa trasformazione del sistema universitario, proponiamo rispetto alla disponibilità del fondo pari a euro 1.077.072,00 s.c.e:

per il personale B,C,D, una indennità mensile accessoria pari a euro 229,47 per 290 unità per 12 mesi per un controvalore di euro 798.555,60;

premio per l’innovazione pari a euro 1.200,00 / anno;

PEO per euro 251.180,26;

euro 20,200,00 per indennità di responsabilità con gradazione per fasce/ anno, a partire da euro 2.000,00 prima fascia, euro 1.200,00 seconda fascia , euro 700,00 per la terza fascia, per un numero massimo di sette unità in fascia 1, quattro unità in seconda fascia; due unità in terza fascia.;

euro 5.936,14 per progetti incentivanti e/o disagi/reperibilità.

Per quanto riguarda la categoria EP, verranno rimodulate le fasce aumentando dalle più basse alle più alte, in ragione dei risparmi sui pensionamenti nella categoria.

Proponiamo al fine di distribuire le risorse economiche in maniera equa e proporzionale, alla qualità e quantità di lavoro svolto, quale norma di chiusura (quanto già previsto dall’ art. 57 del manuale di amministrazione): in nessun caso il compenso aggiuntivo del dipendente potrà superare il 30% del trattamento economico annuale lordo.

L’ ESITO DELLA TRATTATIVA

La proposta della UIL RUA sulla distribuzione del trattamento accessorio non è stata accettata.

La UIL RUA NON FIRMA L’ ACCORDO nel quale si prevede una riduzione dell’ indennità mensile accessoria da 229,47 euro (mensile), a euro 220,00 (mensile).

Non possiamo accettare che una parte della retribuzione di tutti i dipendenti vada a finanziare attività come posizioni organizzative e altri progetti settoriali, come indennità di sportello, progetto di ricostruzione dello stato patrimoniale e reperibilità.

Non possiamo accettare per le categorie apicali una diminuzione di fatto dello stipendio.

La nostra proposta partiva dal presupposto di finanziare in via prioritaria l’IMA e il rimanente da ridistribuire su responsabilità e progetti.

La nostra proposta in BREVE:

-per il personale B,C,D, una indennità mensile accessoria pari a euro 229,47 per 290 unità per 12 mesi per un controvalore di euro 798.555,60;

-premio per l’innovazione pari a euro 1.200,00 / anno;

-PEO per euro 251.180,26;

-euro 20,200,00 per indennità di responsabilità con gradazione per fasce/ anno, a partire da euro 2.000,00 prima fascia, euro 1.200,00 seconda fascia , euro 700,00 per la terza fascia, per un numero massimo di sette unità in fascia 1, quattro unità in seconda fascia; due unità in terza fascia.;

-euro 5.936,14 per progetti incentivanti e/o disagi/reperibilità.

Per quanto riguarda la categoria EP, verranno rimodulate le fasce aumentando dalle più basse alle più alte, in ragione dei risparmi sui pensionamenti nella categoria.

Abbiamo proposto di distribuire le risorse economiche in maniera equa e proporzionale, alla qualità e quantità di lavoro ordinario svolto.

Non vogliamo la luna, ma soltanto (nel rispetto delle norme in vigore e per ragioni facilmente intuibili di equità), mantenere adeguati” livelli retributivi, (anche rispetto ai nostri colleghi docenti) in ragione del miglioramento dei servizi offerti e al fine di riconoscere gli apporti decisivi di tutto il personale tecnico amministrativo rispetto alla complessa trasformazione del sistema universitario.

L’accordo non è stato firmato della UIL RUA segretario GAU VT Augusto Sassara e R.S.U. Compagnucci Luigi e Signorelli Roberto, che riportiamo di seguito:

Punto 3 o.d.g.

“Distribuzione trattamento accessorio 2016 – art. 87 CCNL criteri generali di ripartizione del trattamento accessorio anno 2016.

Le parti si accordano per destinare le risorse del fondo ex art. 87:

· all’art. 88 c. 2 lett. f) – IMA per 220,00 euro a ciascun dipendente;

· all’ art. 88 c. 2 lett. a) – PEO come da proposta / accordo del 26/01/2016;

· all’ art. 88 c. 2 lett. e) – premio innovazione euro 1.200,00;

Conseguentemente, saranno ridotte le risorse da destinare alla retribuzione di oneri, rischi, disagi, reperibilità e progetto di produttività.

L’ Amministrazione si impegna a cercare di reperire ulteriori risorse per tentare, ove possibile, di riportare l’ IMA al valore pro-capite del 2015 – euro 229,47, con risorse provenienti da fondi comunitari, entro ottobre”.

Ad ogni buon conto vogliamo precisare che abbiamo cercato di capovolgere l’accordo in fase di stesura proponendo di portare l’IMA a 229,47 mensile nell’immediato, con l’impegno da parte dell’Amministrazione di cercare di reperire ulteriori fondi da destinare alla retribuzione di oneri, rischi, disagi, reperibilità e progetto di produttività, ma evidentemente nessuno è stato d’ accordo.

La delegazione trattante UILRUA

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