venerdì 29 Marzo 2024

CNR: Comunicato al Personale 39/19 – Manifestazioni di volontà e generici impegni non bastano

CNR SEDE

OCCORRONO CERTEZZE NEGLI STRUMENTI
E NEI PERCORSI PER IL COMPLETAMENTO DELLE STABILIZZAZIONI!

Alla vigilia dell’approvazione del Piano di Fabbisogno 2019/2021 l’Amministrazione CNR, nel corso della riunione del 13 u.s, ha presentato un’informativa che come OO.SS. abbiamo giudicato insufficiente e non esaustiva.

Non esistono, infatti, allo stato attuale, meccanismi e strumenti idonei, se non mere dichiarazioni verbali, per garantire il completamento delle stabilizzazioni entro il 2020.

La UILRUA ha di nuovo e con forza rivendicato una formulazione del PdF più impegnativa per l’Ente: ovvero tale da “fotografare” l’esatta condizione generale del personale in servizio e la conseguente necessità di acquisire stabilmente tutte le risorse che da anni operanti con contratti ancora precari.

Abbiamo chiesto che il CNR, sulla falsariga di quanto già formulato e deliberato nel 2017 (permettendo così il positivo avvio del processo di stabilizzazione), formuli il proprio Piano di Fabbisogno in modo tale da descrivere con esattezza la propria realtà, riportando un articolo specifico riguardante la forza precaria in essere presso l’ente e le risorse necessarie per la sua stabilizzazione, definendo così un percorso preciso per il completamento del processo.

Il completamento delle stabilizzazioni è un obiettivo prioritario ed irrinunciabile!

A tal fine è necessario porre in essere tutte le azioni atte a rappresentare al Governo ed al Parlamento le esigenze complessive dell’ Ente (e più in generale delle istituzioni pubbliche di ricerca) in particolare alla luce di quanto occorre ancora fare sia per correggere in profondità le attuali disposizioni previste nel DDL di Bilancio 2020 (art. 29) sia per utilizzare lo stesso iter di conversione in legge del DL n.126/19 (Misure urgenti reclutamento e abilitazione per Scuola e Ricerca) al fine di estendere anche al 2021 l’orizzonte di applicazione delle norme di cui all’ art. 20 del D.lgs n. 75/2017 (Legge Madia)

Intanto nel mentre scriviamo queste note è stata ufficializzata la “bollinatura” del provvedimento di riparto dei finanziamenti FOE per gli EPR a vigilanza MIUR, e pertanto sono ora definite le disponibilità “aggiuntive” del CNR, strettamente finalizzate allo sviluppo delle stabilizzazioni e la cui quantificazione (4,2 o 9,0 ml.?) appare ancora da definire.

Nel merito, riferendoci seppur sinteticamente, agli impegni che il CNR dovrà trasformare in proprie concrete determinazioni per l’applicazione, nel corso del 2019 – 2020, del disposto del suddetto art. 20, ricordiamo che essi riguardano:
– nuova “tranche” di scorrimenti bandi comma 2 (entro il 31 dicembre 2019);
– assunzioni dei t.d non prioritari (NP), a partire da quelli già “in servizio”;
– applicazione del disposto dell ‘art 6 del DL. N 126/2019 (in conversione in legge) ai fini della stabilizzazione dei C1 a chiamata diretta (anche a tipologie “miste”).
– Emanazione bando comma 2 per Tecnici ed Amministrativa.

La necessità di utilizzare con immediatezza – ovvero entro l’anno in corso 2019 – i nuovi finanziamenti deve costituire un impegno inderogabile.

Proprio per questo, come UIL-Rua, abbiamo chiesto all’ Ente l’apertura immediata di un tavolo tecnico attraverso il quale trasformare in certezze e scelte concrete le dichiarazioni di impegno.

Cogliamo in occasione di questo comunicato per esprimere la nostra piena solidarietà ai colleghi degli Istituti di Venezia (ISMAR – ISP di Mestre – e ILC “A. Zampilli”) che in queste ore vivono direttamente la drammatica condizione del proprio territorio.

Federazione UIL SCUOLA RUA
“Ricerca Università Afam”
Coordinamento Nazionale CNR

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