Il giorno 12 gennaio u.s. si è tenuto il programmato incontro tra le OO.SS. e la delegazione CNR, guidata dal Presidente, riguardante il problema del precariato.
Il Presidente ha ribadito, e ulteriormente esplicitato, la sua posizione già formalizzata nel suo comunicato del 21 novembre 2017:
a) di non voler disperdere le importanti competenze accumulate negli anni;
b) di considerare il patrimonio umano la priorità della politica della ricerca:
c) di ritenere l’assunzione dei precari un investimento prezioso e non una spesa;
d) di operare convintamente tutti gli sforzi per risolvere il problema nell’arco dei tre anni;
e) di aver già comunicato ai soggetti competenti di essere in grado di cofinanziare l’applicazione dell’Art.20 del Decreto Madia con una quota sicuramente non inferiore alla quota di finanziamento che verrà attribuita al CNR nella ripartizione dell’apposito fondo costituito per le stabilizzazioni (comma 668 della legge 205/17). Tale cofinanziamento è reso possibile in quanto il CNR ha i conti in ordine anche a seguito dei tagli (taluni irreversibili) effettuati nel bilancio di previsione per il 2018 e con il trasferimento dell’imputazione di talune spese dal Fondo Ordinario a quello dei progetti;
f) di avviare l’elaborazione di un nuovo Piano Triennale di Fabbisogno che aggiorna quello deliberato il 25 luglio 2017 estendendo la programmazione fino al 2020 (Piano 2018-2020) e tenendo conto delle innovazioni introdotte dalla circolare F.P. e dalla legge 205/17;
g) di effettuare, una volta completata la stabilizzazione, una programmazione di reclutamento ordinario a regime per evitare che in futuro si ripresenti, nelle dimensioni attuali, il fenomeno del Precariato.
Il Presidente ha comunicato che gli Uffici competenti sono tuttora fortemente impegnati ad effettuare un censimento per individuare i destinatari dell’Art. 20 comma 1 e 2.
Tale elenco, oggi realizzabile a seguito della Circolare della F.P. n. 3/2017 e della Legge di bilancio 2018 del 27-12-2017, con ogni probabilità potrebbe essere disponibile già nel prossimo incontro programmato per la seconda decade di febbraio (dopo il 12 p.v.). Nell’elenco non compariranno ovviamente i precari che nel frattempo sono passati in ruolo con lo scorrimento delle graduatorie degli idonei ovvero con la vincita dei concorsi in itinere.
Il Presidente ha quindi sollecitato e registrato le singole posizioni delle OO.SS. presenti al tavolo.
La posizione espressa dalla UIL può essere cosi sintetizzata:
IMPEGNI ASSUNTI DAL PRESIDENTE
La UIL RUA ha preliminarmente dato atto al Presidente di avere puntualmente rispettato i rilevanti impegni assunti, da ultimo il 21 novembre u.s., concretizzando il nostro slogan “NESSUNO A CASA” e riguardanti in particolare:
SUPERAMENTO PRECARIATO
Al fine di assumere con contratto a tempo indeterminato tutti i precari aventi i requisiti richiesti dall’Art.20 del Decreto Madia, la UIL RUA ha ribadito la richiesta di utilizzare oltre a quest’articolo anche tutti gli strumenti legislativi e normativi a disposizione differenziando le varie fonti di finanziamento specifiche.
In particolare:
IL CNR pertanto, mentre avvia il processo di stabilizzazione, dovrebbe completare l’utilizzo delle risorse residue degli attuali turn over (2016/2018 e 2017/2019) già approvate dai Ministeri Vigilanti che per il 2018 sono così distribuite:
Tali posti, ricopribili a nostro avviso con la tenure track e con ulteriori scorrimenti di graduatorie, prendendo in considerazione oltre ai precari anche i sottoinquadrati, dovranno essere incrementati di un contingente pari alla differenza tra le cessazioni dal servizio programmate per il 2017 e quelle effettivamente avvenute.
STABILIZZAZIONI
ACQUISIZIONE DATI
La UIL RUA ha ipotizzato e proposto che la procedura di stabilizzazione inizi con un AVVISO formale dell’Ente da pubblicare, oltre che sul proprio sito, anche in Gazzetta Ufficiale dove si comunicherà che il CNR ha iniziato il processo di stabilizzazione ai sensi dell’Art. 20 del D.Lgs. 75/17 e si inviterà il personale interessato (anche se non più in servizio), in possesso dei prescritti requisiti, a manifestare il proprio interesse presentando apposita domanda entro la data di scadenza fissata dall’Ente, utilizzando un modulo predisposto dall’Ente stesso in modo da ottenere:
a) l’effettiva consistenza numerica del personale interessato in possesso dei requisiti del comma 1 e del comma 2;
b) l’informazione sui servizi prestati presso altri Enti e l’eventuale selezione espletata in tali Enti;
c) la consistenza del personale non più in servizio ma ancora interessato alla stabilizzazione presso il CNR;
d) la possibilità di effettuare elenchi degli aventi diritto sia del comma 1 e sia del comma 2 con le relative anzianità e tipologie di contratti;
e) la possibilità di formulare graduatorie con le priorità previste dal decreto e dalla Circolare della F.P.;
f) la possibilità di effettuare una realistica programmazione assunzionale nel triennio 2018-2020.
COMMA 1
Rispetto all’applicazione del comma 1, la UIL RUA ha ribadito la propria posizione, da sempre sostenuta, che si può così sintetizzare:
1) la STABILIZZAZIONE con il comma 1 è un AUTOMATISMO;
2) stabilizzazione da effettuare in tre tranche (2018-2019-2020) ciascuna di 1/3 degli aventi diritto sulla base di una graduatoria predisposta per anzianità di servizio rispettando le priorità previste dall’Art.20.
A tal fine la UIL RUA condivide la possibilità di cumulare il servizio a T.D. anche con diverse tipologie di contratti flessibili, ai fini dell’accertamento del possesso del requisito di 3 anni di servizio per essere destinatario del comma 1.
La UIL RUA ha inoltre dichiarato la piena disponibilità ad interpretare in maniera più estensiva possibile le recenti norme introdotte dalla Circolare della Funzione Pubblica e dalla legge di Bilancio 2018, con particolare riferimento agli assegni di ricerca, purché ciò non vada a danneggiare e scavalcare nella graduatoria per anzianità, il personale con contratto a T.D. la cui anzianità deve avere, a nostro avviso, un peso diverso rispetto ai contratti flessibili;
3) la necessità di approfondimento per individuare le diverse soluzioni per casi particolari quali:
a) chiamate nominative (risolvibili con spazi interpretativi offerti dalla Circolare F.P.)
b) servizio a T.D. svolto su profili diversi (per noi da stabilizzare con l’ultimo profilo rivestito);
c) ex precari già vincitori di concorso a T.I. per un livello inferiore (verificare la possibilità di partecipazione al processo di stabilizzazione).
COMMA 2
Il decreto Madia prevedendo una procedura concorsuale per l’applicazione del comma 2 stabilisce anche una tempistica diversa.
Infatti il termine di scadenza del 31 dicembre 2020 riguarda:
a) per il comma 1, il limite temporale entro il quale effettuare le stabilizzazioni;
b) per il comma 2, il limite temporale entro il quale bandire i concorsi riservati (l’espletamento quindi può essere anche successivo).
Questo non significa che il comma 2 si applica sine die. Va bene la contestualità ma con una tempistica applicativa necessariamente diversa da quella del comma 1, anche per evitare la partecipazione dei precari in possesso dei requisiti del comma 1 non ancora stabilizzati.
Ciò potrà avvenire dando solida garanzia sulla completa stabilizzazione di tutti i precari in possesso dei requisiti del comma 1.
Avendo condiviso e riconosciute valide le selezioni per titoli e colloquio per il comma 1, coerentemente la UIL RUA ha chiesto che anche i concorsi riservati per il comma 2 vengano espletati per TITOLI e COLLOQUIO, senza alcuna prova scritta e/o pratica.
La UIL RUA ipotizza inoltre una ripartizione dei concorsi in tre tranche annuali (2018-2019-2020) che fotografino le professionalità dei precari dando priorità alla maggiore professionalità acquisita (anzianità) con contratti flessibili cumulando co.co.co. e assegni di ricerca.
L’obiettivo è quello di riuscire a bandire un numero di concorsi pari agli aventi diritto calcolando il limite del 50% dei posti disponibili riferito all’Indicatore di Ente previsto dal D.Lgs. 218/16 e non alla pianta organica.
A tal fine la UIL RUA ritiene sostenibile far rientrare nel calcolo della garanzia dell’adeguato accesso dall’esterno, tutti i vincitori di concorsi pubblici e scorrimenti di graduatorie degli idonei avvenuti dopo la data di entrata in vigore del D.Lgs. 75/17 (22-6-2017).
ULTERIORI ARGOMENTI
PROGRESSIONI VERTICALI
La UIL RUA ha colto inoltre l’occasione per ricordare e chiedere al Presidente di utilizzare tutte le potenzialità del Decreto Madia evidenziando in particolare l’Art.22 che consente, nel triennio 2018-2020, mediante procedure selettive riservate al personale di ruolo, le progressioni verticali riducendo così il fenomeno del sottoinquadramento e delle anomale permanenze nel medesimo livello.
Tale norma transitoria consente inoltre la piena mobilità orizzontale facendo superare i noti limiti introdotti con l’Art. 24 del decreto Brunetta dal 2009.
CODE CONTRATTUALI
La UIL RUA ha sollecitato la convocazione di un incontro per chiudere le questioni riguardanti il SALARIO ACCESSORIO e consentire una rapida erogazione al personale:
TECNICO E AMMINISTRATIVO
a) dell’indennità di responsabilità dal 2011 a tutt’oggi;
b) della produttività dal 2013 a tutt’oggi.
RICERCATORE E TECNOLOGO
a) del conguaglio dell’indennità per oneri specifici dal 2010 (diciamo noi) a tutt’oggi;
b) dell’indennità di responsabilità degli uffici di livello non dirigenziale.
La UIL RUA ha infine posto il problema della mancata chiusura dei lavori entro il 31-12-2017 dell’ART. 54 per il passaggio al V ed al VI livello di Collaboratore di Amministrazione e più in generale della drammatica e ingiustificata elevata selettività, che dopo oltre 8 anni, consente la progressione di carriera (peraltro autofinanziata) solo al 35% degli aventi diritto.
Da qui l’esigenza di trovare nuovi strumenti e procedure cogliendo l’occasione dell’imminente rinnovo contrattuale (giudizio di idoneità per tutti i livelli senza contingentamento, compresi ricercatori e tecnologi, proponiamo noi).
In tal senso è stato chiesto un autorevole intervento presso l’ARAN da parte del Presidente Inguscio nella sua veste di Presidente della Consulta dei Presidenti degli Enti Pubblici di Ricerca.
Federazione UIL SCUOLA RUA
“Ricerca Università Afam”
Americo Maresci