giovedì 18 Aprile 2024

Il Presidente Napolitano al CNR

Il Consiglio Nazionale delle Ricerche e la sua comunità scientifica – in testa il Presidente dell’Ente, Prof. On.le Luigi Nicolais – ricevono oggi martedì 25 giugno il Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano in un incontro nel quale verranno premiati alcuni tra i migliori giovani ricercatori italiani ed al quale sono stati cortesemente invitate le rappresentanze delle OO.SS. confederali e di categoria.

Una cornice certamente degna del percorso storico e della funzione essenziale di una delle più importanti istituzioni scientifiche del Paese e, soprattutto, di chi nel suo settennato ora riproposto si è tanto battuto per la difesa della cultura, dell’alta formazione e della ricerca.

Sorgono però, anche in una occasione importante come questa, spontanei un interrogativo ed un monito.

Ma si è proprio fatto tutto in questi lunghi anni del travaglio politico ed istituzionale del Paese per difendere la ricerca pubblica e le sue istituzioni più rappresentative?

I fatti ci dicono di no.

Noi pensiamo, allora, che sia giunto il momento di passare dalle parole, dalle promesse e dalle celebrazioni alle scelte ed ai fatti concreti, con coraggio e con coerenza.

La ricerca pubblica extra-universitaria va salvaguardata e valorizzata nella sua interezza e nella sua autonomia; gli va restituito, cambiando le attuali previsioni normative, il suo spazio contrattuale naturale e vitale; vanno definiti i percorsi per il progressivo e celere assorbimento in ruolo del personale precario; vanno ridefiniti i meccanismi propri e specifici di valutazione nella salvaguardia della inscindibilità della organizzazione del lavoro (ricercatori, tecnologi, tecnici e personale amministrativo insieme); vanno rinnovati i contratti, rivitalizzate le dotazioni finanziarie ed i meccanismi capaci di premiare merito e professionalità.

Tutto ciò abbiamo rappresentato e continuiamo a rappresentare quotidianamente al Prof Nicolais, ai Presidenti degli Enti Pubblici di Ricerca, al Governo ed al Parlamento. Solo se alle parole seguiranno i fatti anche le celebrazioni torneranno ad assumere il vero significato sociale ed istituzionale che esse dovrebbero avere. Soprattutto in un momento così difficile per la vita del Paese e per il futuro delle nuove generazioni.

Il Segretario Generale UIL-RUA
Alberto Civica

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