venerdì 19 Aprile 2024

CRA: Comunicato al personale

cra firenzeIl 19 febbraio scorso le OOSS sono state incontrate dal Commissario straordinario Salvatore Parlato. All’incontro erano presenti il DG ex INEA Laura Proietti ed il DG ff ex CRA Ida Marandola.
L’ordine del giorno dell’incontro è stato il seguente:
a. Sedi di assegnazione neo ricercatori;
b. Recupero pagamento indebito fasce stipendiali ricercatori e tecnologi periodo: 2011 – 2014;
c. Sede Amministrazione centrale;
d. Informativa sviluppi incorporazione ex legge 23/12/2014 n. 190;
e. Problematiche personale ex INEA;

f. Disciplinare associatura nota ex CRA n. 7216 del 5 febbraio 2015;
g. Calendarizzazione incontri con OO.SS;
h. Trattamento accessorio anni pregressi ex CRA liv. I-III e IV-VIII;
i. Trattamento accessorio personale Consiglio per la ricerca in agricoltura e l’analisi dell’economia agraria anno 2015.
Si riferisce sinteticamente quanto comunicato dai vertici e le richieste sindacali
a. Le OOSS hanno fatto presente che i neo ricercatori dell’ex CRA sono stati assegnati a strutture di ricerca diverse da quelle nelle quali si sono formati e hanno svolto il proprio lavoro negli anni; ciò ha creato problemi logistici e di lavoro. Dopo un veloce confronto, è stato concordato che quanti erano già precari nel CRA e ne facciano domanda prenderanno servizio presso la sede di assegnazione a seguito del concorso, ma saranno subito assegnati (in prima battuta provvisoriamente) alle strutture di provenienza. Come UIL abbiamo chiesto al Commissario se fosse possibile rendere disponibili le sedi, che con questa procedura si liberassero, per eventuali richieste da parte dei ricercatori senza esperienza pregressa nel CRA, ma al momento non si è ottenuta una risposta positiva per la complessità della gestione del processo. Suggeriamo comunque a chi fosse interessato a formulare apposita richiesta al CRA. Sulla possibilità di ulteriore scorrimento delle graduatorie a seguito di rinunce da parte di alcuni vincitori di concorso (allo stato attuale 5), si è ragionato senza arrivare ad una scelta definitiva. Si è ipotizzato infatti sia un ulteriore scorrimento di altri idonei che di diverso utilizzo delle risorse così liberatesi, che potrebbero essere indirizzate verso processi selettivi diversi.
b. La UIL RUA aveva già rappresentato formalmente le difficoltà originatesi dall’errata erogazione da parte di alcune STP di somme conseguenti allo scatto di fascia del personale I-III, che sta comportando recuperi di somme anche ingenti in quanto vanno recuperati gli importi lordi; inoltre in alcuni casi lo scatto dello scaglione fiscale ha prodotto conseguenze sull’ISEE e sui connessi pagamenti ad es delle tasse universitarie dei figli. E’stato chiesto di fare il possibile per riassorbire gli importi in forma rateale, compensandoli con gli incrementi legati alla attuale possibile corresponsione delle fasce stipendiali; abbiamo altresì chiesto al CRA di verificare ogni possibile forma di recupero, attraverso la richiesta di ristoro alle STP, delle indebite ulteriori conseguenze subìte dai lavoratori, che invitiamo ove interessati a rappresentare formalmente al CRA per le opportune azioni.
c. Per contenere gli alti costi di funzionamento derivanti dagli affitti degli stabili INEA e A.C., il Commissario ha comunicato che ha alla firma una convenzione con l’Agenzia del demanio, in base a cui intende emanare un bando per realizzare una permuta di proprietà ex CRA e ex INEA con una diversa proprietà, di circa 8-10.000 m2, vicino alla metro e possibilmente in centro, che consenta di ospitare sia l’amministrazione centrale dell’ex CRA che l’ex INEA. Nei cespiti da cedere sarebbero compresi le sedi ex – INEA e la struttura di via Cassia, non più idonea ad accogliere l’A.C. e destinata a svuotarsi alla fine dei lavori all’Inviolatella con un risparmio di 4,1mln€ previsti per la sua ristrutturazione. La UIL RUA ha chiesto che il sindacato venga coinvolto nei processi, soprattutto ove la permuta comportasse lo spostamento di personale.
d. Circa l’incorporazione, il Commissario ha informato che i due sub commissari sono stati individuati e che la loro procedura di nomina si dovrebbe concludere entro questa settimana. Si tratta due docenti universitari competenti rispettivamente di coltivazioni arboree e di agronomia con specifico riferimento alla difesa del suolo. Sarà inoltre realizzata un’altra nomina relativa al Presidente del Comitato di valutazione dell’ex CRA a cui è stato chiamato un esperto di fisiologia vegetale. Alla richiesta della UIL RUA sulle motivazioni per cui non si è scelto un esperto di economia agraria, il dott. Parlato ha risposto sottolineando che sarà lui il referente per le tematiche di economia e politica in considerazione delle sue specifiche competenze in materia. Al momento in cui scriviamo il presente comunicato apprendiamo che i due docenti individuati potrebbero essere il prof. Michele Pisante di Teramo e la Prof.ssa Alessandra Gentile di Catania; attendiamo però conferma ufficiale.
Sulla questione legata alla denominazione del nuovo ente ed in particolare all’acronimo che dovrà essere utilizzato, è ancora in corso la riflessione; una delle ipotesi rappresentate dal Commissario è utilizzare l’acronimo CREA, quasi evocativo di una struttura proiettata verso il futuro. Sull’argomento ci sono stati numerosi interventi dei presenti all’incontro (componenti le delegazioni sindacali ed esponenti dell’amministrazione ex CRA) inerenti gli aspetti connessi con il cambio; alla affermazione del Commissario di recepimento dell’esigenza di non perdere il “brand INEA” recuperandolo nella produzione di natura scientifica, la UIL RUA ha espressamente richiesto di recuperare anche i marchi/loghi ex Inran ed ex Ense, nel tentativo di ridare identità ad attività ed istituzioni che il legislatore ha frettolosamente archiviato per motivazioni diverse da quelle scientifiche.
e. Circa la problematiche relative all’ex-INEA sono emerse le questioni riportate di seguito.
− I sindacati sono stati informati che non si è ancora provveduto da parte del Commissario ad inviare alla Corte dei conti la risposta ufficiale alle richieste formulate sui 128 contratti Co.co.co. e che si sarebbe provveduto in tempi brevissimi (il 20 febbraio 2015). La UIL RUA ha evidenziato la necessità impellente di tale risposta in quanto da un lato c’è del personale che ancora non ha avuto confermato il proprio contratto e dall’altro presso l’ex INEA sono in stallo numerose attività gestite con l’ampia partecipazione delle unità di personale con contratto co.co.co.. Il Commissario ha dichiarato che salderà prioritariamente i debitori il cui mancato pagamento costituisce danno per l’ente (.
− E’ in fase di completamento l’attività relativa alla redazione del bilancio di chiusura dell’ente, a seguito del quale sarà possibile da parte del Commissario avere contezza generale della situazione dell’ente e quindi procedere alle decisioni necessarie, soprattutto rispetto al rientro del debito.
− Nei prossimi giorni saranno messi a disposizione del Centro di Responsabilità Amministrativa INEA i fondi necessari per far fronte alle spese legate ai progetti; sulla questione la UILRUA ha evidenziato che tale disponibilità economica è indispensabile per consentire all’ente di realizzare le rendicontazioni, e quindi portare i committenti ad erogare i saldi dei contributi e impegni a favore dell’Istituto. In particolare rileviamo e segnaliamo la necessità di pagare i progetti scaduti ex INEA ai Co.co.co. i ratei del 2014 non ancora percepiti: poiché l’INEA non ha più risorse/conti propri, è procedura che spetta al CRA, che ha quindi (ahimè) l’onere di velocizzare le procedure per la riduzione del debito complessivo ereditato da una gestione INEA che abbiamo più volte definito dissennata e di cui i lavoratori non hanno colpa. Il commissario ha precisato che pagherà solo gli impegni il cui mancato pagamento è danno per l’ente. Ha citato prioritariamente proprio i progetti scaduti, che a fronte di 774.000 euro da pagare comporterebbero un ritorno di 4.400 ml di euro; a seguire, i progetti che scadranno nel trimestre (es Rete) ecc. In ogni caso si ritiene che entro giugno possa essere pagato tutto, a tranche di avanzamento che producono cassa per ulteriori tranche.
− Le indennità erogate al personale INEA a seguito di specifici accordi sindacali saranno oggetto di verifica da parte dell’amministrazione dell’ex CRA, per verificarne la procedura e la congruità finanziaria con il Fondo del nuovo ente; nelle more di tale verifica il CRA ha comunicato l’intento di sospendere le indennità legate a specifiche responsabilità in entrambi gli enti. La UILRUA ha già precisato formalmente, e ribadito al tavolo, che gli accordi sindacali firmati presso l’ex INEA e presso l’ex CRA sono legittimi, e non possono essere disdetti unilateralmente da un “nuovo” ente, almeno fino a nuova e complessiva ri-organizzazione del lavoro e delle attività. Quindi, come UIL abbiamo evidenziato che interrompere il pagamento delle indennità di responsabilità, per ragioni ipotizziamo contabili, non può significare l’interruzione anche dei compiti e funzioni ad esse collegate, assegnati sia presso l’ex CRA che presso l’ex INEA, che secondo la logica rappresentata si rischia di non riconoscere più, anche se effettivamente svolti in quanto nodali per la gestione dei due enti.
− L’INEA inoltre ha utilizzato lo strumento dell’indennità prevista dall’art. 22 del Contratto di lavoro per remunerare i ruoli di responsabilità scientifica delle strutture tecniche e di ricerca, mentre il CRA ha riservato alla direzione di strutture scientifiche contratti privatistici ben più onerosi. L’indennità ex art.22 nel CRA era riservata solo agli incaricati interni, individuati senza concorso, per i quali abbiamo sollecitato l’ente ad effettuare una verifica e ad intervenire rispetto ai tempi di incarico, che in alcuni casi ci risulta siano in continuità di incarico da ben oltre i 4+4 anni previsti dai regolamenti. E spesso con esiti opinabili. Abbiamo evidenziato come UIL RUA che “sospendere” non vuol dire annullare, ed abbiamo suggerito semmai di applicare le regole INEA al CRA, che eroga l’indennità ex art.22 mensilmente. I vertici degli enti hanno dichiarato che rifletteranno e ci riferiranno nel corso delle prossime riunioni.
− Cosa diversa è trattare l’accessorio dei livelli IV-VIII, che dovrà garantire uguale livello di retribuzione a tutti. Ad avviso della UIL sarà necessario integrare il fondo, e abbiamo ribadito a Commissario e DG la necessità già rappresentata di predisporre in sede di previsione un bilancio che rimpingui il fondo almeno per le voci consentite (ovvero tutte quelle non fisse e non ricorrenti), utilizzando l’articolo contrattuale che lo consente in caso di riorganizzazione. Il DG ha condiviso la fattibilità: confidiamo nella attivazione tempestiva del processo.
− Sul disciplinare per l’associatura la UIL ha chiesto di rinviarne il confronto e l’adozione, premettendo che restano valide tutte le osservazioni – non scientifiche ma di natura organizzativo/funzionali – a suo tempo inviate in merito al Ricercatore Emerito (es.: rapporto gerarchico con i lavoratori di ruolo e precari, utilizzo di strumentazioni e mezzi di servizio come le auto aziendali, ecc).
La riunione si è interrotta senza completare tutti i punti all’ordine del giorno e quindi si è deciso di aggiornarla al 12 marzo prossimo.
*****
Fin qui il resoconto dell’incontro; tuttavia questa sigla sindacale vuole evidenziare alcune questioni che ritiene fondamentali soprattutto per gli sviluppi futuri relativi alla riorganizzazione e al nuovo disegno dell’ente.
L’accorpamento dei due enti certamente NON VOLUTO DAI LAVORATORI del CRA e tantomeno da quelli dell’INEA sta generando tensioni fra i due enti e, se da un lato è comprensibile a causa dell’incognita che l’incorporazione riveste per entrambe le strutture, dall’altro deriva a nostro avviso da una profonda differenza nelle modalità di gestione dei due enti, di cui il Commissario e i sub Commissari non potranno non tener conto. L’ex CRA nasce come ente unico nel 1999 dalla fusione di 28 Istituti Sperimentali; ha vissuto cambi al vertice frequenti e subìto una riorganizzazione che con l’adozione dello Statuto nel 2004 ne ha stravolto l’assetto originario. E’ mancante di molti degli organismi statutari competenti in materia di ricerca (CdD, Direttori di Dipartimento, ecc). Il pur corposo patrimonio e finanziamento del CRA non risulta sufficiente a coprire gli scoperti degli enti che il legislatore ha a vario titolo unito col CRA negli anni senza provvedere preventivamente al loro risanamento.
L’ex INEA ha una storia diversa: nasce come ente unico già nel 1928, ed è stato pesantemente caratterizzato da una perenne necessità di far fronte ad un finanziamento ordinario insufficiente, che ha portato l’ente ad impostare struttura, bilancio e attività su progetti a committenza “esterna” per pagare i dipendenti anche di ruolo.
Esiste poi per entrambe le strutture un tema di fondo che dal riordino promosso dalla legge 454 non si è riusciti a risolvere e su cui la UIL RUA chiede attenzione da tempo: l’impostazione organizzativa di Statuti e Regolamenti, nonché la prassi attuativa degli ultimi anni, hanno fatto sì che non esista un equilibrio fra le prerogative e le necessità delle strutture di ricerca da una parte, e i processi gestionali della struttura amministrativa dall’altra.
Più volte ed in più occasioni, la UIL ha ribadito la necessità che in un ente di ricerca il “core” dell’istituzione sia appunto la Ricerca, senza caricare l’amministrazione di obblighi/oneri, che spesso vengono avvertite come “sovraordinati”, invece che “di sostegno”. Su questo tema altri enti di ricerca possono essere usati come esempi da cui poter attingere: occorre però che ci sia volontà condivisa di affrontare compiutamente un riassetto che doti anche il CRA di una struttura organizzativo – funzionale adeguata alle priorità di un ente di ricerca. E riteniamo che la legge di stabilità possa offrire una opportunità da non sprecare.
Infine, questo comunicato esce al 27 febbraio: sui sub-commissari abbiamo già detto che la nomina sta arrivando, con tempi un pò più lunghi di quelli previsti dal Commissario.
A tutt’oggi non risulta sbloccata la questione dei contratti Co.co.co. INEA presso la Corte dei conti.
I precari vedono persone reclutate tramite agenzie interinali, senza poter far valere la propria professionalità in precisi processi di recupero.
La UIL RUA non può che rilevare che, nelle fasi di definizione strategica dell’intero processo riguardante l’INEA, questo sindacato aveva evidenziato in ogni sede (compresi MiPAAF, Camera e Senato) tutti i pericoli e le difficoltà che si stanno puntualmente verificando.
Auspichiamo che la lentezza dei processi in cui si sta coinvolgendo il personale di uno dei più grandi Centri di ricerca del Paese possa trovare a breve conclusione e vedere attivato un processo condiviso al massimo, a garanzia di tutti i lavoratori.

UIL RUA
Sonia Ostrica

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