Ieri, 29 ottobre, a Roma presso il MIPAAF in Via XX Settembre si è svolto il Presidio convocato dalle organizzazioni di categoria di CGIL, CISL e UIL.
A dimostrazione che MOLTO FORTI E SENTITE sono le preoccupazioni rispetto alle previsioni dell’art.32 della Legge di Stabilità proposta dal Governo, il presidio ha registrato fin dalle prime ore un’ampia partecipazione di oltre 250 lavoratrici e lavoratori del CRA e INEA provenienti da tutte le strutture dell’area romana, nonché da molte altre strutture fuori regione.
Alle ore 12.00 una delegazione di 4 rappresentanti per sigla è stata ricevuta presso la Sala Nitti dal Capo segreteria del Ministro Angelo ZUCCHI e dal Capo del Dipartimento delle Politiche competitive, della qualità agroalimentare, ippiche e della pesca Luca BIANCHI.
In premessa Angelo ZUCCHI, a seguito di una puntuale e formale lettera da parte delle segreterie nazionali di CGIL CISL e UIL, ha convenuto che la convocazione prevista per il 12 novembre, rispetto alla necessità di aprire e chiudere il confronto nei tempi brevi imposti dai lavori parlamentari per l’approvazione della Legge di Stabilità, risultava tardiva.
Pertanto, ha condiviso la richiesta delle OOSS di anticipare la riunione, fissandola al prossimo 5 novembre come confermato in serata dalla convocazione da parte della segreteria del Sottosegretario con delega alla ricerca Castiglione.
Obiettivo dichiarato è quello di avviare a partire dal 5 novembre, alla presenza del Sottosegretario Castiglione un confronto serrato per giungere, nei tempi ristretti imposti dall’iter di approvazione della Legge di Stabilita, ad una formulazione più possibile condivisa dell’articolo 32, escludendo tuttavia, la sua cancellazione.
In particolare, la prima fase sarà finalizzata a definire nel dettaglio le specifiche problematiche di CRA e INEA, per poi procedere congiuntamente rispetto a quanto previsto dall’art. 32. Pur avendo raggiunto con questa iniziativa l’obiettivo di definire, tempi e modi per giungere ad una formulazione condivisa senza entrare nel merito delle specifiche questioni, tutte le OOSS presenti hanno evidenziato alcuni punti che ritengono particolarmente qualificanti rispetto all’esito di questo percorso.
In particolare e nell’ordine sono stati evidenziati i seguenti punti:
1. Devono essere salvaguardati per CRA/INEA tutti i tipi di contratto attualmente in essere con esplicito riferimento alle imminenti scadenze;
2. L’operazione così come attualmente definita non comporterà risparmi, ma addirittura costi gestionali aggiuntivi rispetto all’attuale situazione;
3. Il nuovo soggetto derivante dall’accorpamento deve rimanere un ENTE PUBBLICO DI RICERCA con il mantenimento del relativo CCNL;
4. Il percorso e i tempi di lavoro del tavolo devono essere brevi, per consentire le modifiche prima dell’approvazione della Legge di stabilità;
5. questo processo di accorpamento non è coerente con la risoluzione approvata all’unanimità dalla Commissione cultura del Senato, che prevede un processo di riordino più ampio che riguarda tutti gli enti di ricerca italiani.
Nel complesso, nel corso del breve confronto, ribadiamo solo propedeutico al prossimo tavolo tecnico del 5, la delegazione ministeriale pur riaffermando l’esclusione di ogni ipotesi di stralcio dell’articolo 32, ritenendo l’accorpamento uno strumento irrinunciabile per il concreto rilancio della ricerca in agricoltura, si è mostrata disponibile a modificarne il contenuto, partendo dalla natura stessa dell’Agenzia, dall’afferenza al Comparto Ricerca fino alla salvaguardia del personale precario che gioverebbe (secondo loro) di maggiore garanzie.
Per quanto riguarda l’INEA, i sindacati hanno chiesto garanzie circa i 5 milioni di euro di finanziamento aggiuntivo già previsto per ciascuno degli anni 2014 e 2015.
Nel merito la delegazione ha confermato l’impegno in bilancio per entrambi gli anni e le OOSS hanno segnalato la necessità di comunicarlo ufficialmente all’INEA, sollecitando l’attuale Commissario Cannata ad avviare rapidamente tutte le procedure per il rinnovo dei contratti del personale a Tempo Determinato con Co.Co.Co.
Circa il Piano di risanamento dell’INEA, che presenta soluzioni giudicate non percorribili e per questo non soddisfacente, è stato comunicato che il Commissario sarà ricevuto lunedì prossimo per discuterne i dettagli e solo dopo questo incontro il Piano potrà essere trasferito e reso pubblico.
Per quanto riguarda il CRA, fermo restando tutte le problematiche che scaturirebbero dalla soppressione si è sottolineata, tra le altre, la necessità del mantenimento dell’attuale dotazione organica al fine di dare garanzie rispetto all’attuazione del piano di fabbisogno triennale peraltro già approvato ed inviato a Funzione Pubblica. Ciò consentirebbe di non vanificare le prospettive occupazionali dei tanti precari presenti.
Non possiamo comunque non evidenziare, con disappunto, che mentre era in corso l’incontro, l’Ufficio Stampa del Mipaaf emetteva un comunicato stampa nel quale ribadisce la validità del percorso intrapreso ed il rilancio dei due enti.
Nel ringraziare il Personale che ha partecipato numeroso al presidio ribadiamo che nell’attuale contesto generale di estrema difficoltà, non sfugge alla nostra responsabilità la estrema delicatezza di questo passaggio per il futuro del personale, di ruolo e non di ruolo, del CRA e INEA che oggi più che mai deve mantenere alta l’attenzione e la mobilitazione.
FLC CGIL FIR CISL UIL RUA