“Reclutamento”, “Stipendi dei Docenti e Digitalizzazione”, “Rivoluzione dei Programmi”.
Questi sono i paroloni spesi dalla politica sui provvedimenti che il Governo Renzi si appresta a licenziare nei prossimi giorni.
I realtà il vero nodo da sciogliere sono le modalità di stabilizzazione del personale Docente a tempo determinato.
Appare evidente che qualunque processo di Riforma e di cambiamento di un sistema si scontra con il problema del precariato che nell’ AFAM ha raggiunto dimensioni insostenibili.
I tecnici del ministero hanno ormai capito (e lo dimostra l’analisi del nostro sistema elaborata nell’ambito del “Cantiere AFAM”) ciò che la UIL RUA ha da sempre sostenuto sui tavoli Ministeriali: per arrivare ad un modello di reclutamento si deve passare attraverso la valorizzazione del lavoro del personale docente di Prima e Seconda fascia e di quello dei Tecnici Amministrativi, procedendo quindi alla necessaria stabilizzazione di tutti i precari.
Il risultato di non aver mai voluto prendere atto di questa realta è stato il blocco delle assunzioni con conseguente aumento a dismisura del precariato
Visti i pressanti ed ormai numerosi ricorsi presso i giudici del lavoro, che vedono la UIL Rua capofila nella presentazione degli stessi, ed avendo ormai portato i ricorsi fino alla Cassazione, riteniamo che sia giunto il tempo per l’attuazione di un provvedimento risolutivo.
Il sistema non ha davvero più bisogno di provvedimenti-tampone: ora più che mai si impone la necessità e l’urgenza di concretizzare un progetto di riforma organico che risolva in maniera definitiva tutte le problematiche mai risolte all’interno del Settore AFAM.