Un ordine del giorno discusso ed interamente rinviato alla prossima riunione ha caratterizzato l’incontro di ieri tra ENEA ed OO.SS. di cui, almeno per questa volta non vi faremo la cronaca, ci penserà l’amministrazione a somministrare ai dipendenti la scarna informativa sul proprio sito in osservanza delle direttive impartite dal Commissario alla direzione del personale.
Strano tipo di informazione e soprattutto di “trasparenza” , quella praticata ultimamente in ENEA, si pubblicizzano vuoti incontri con le parti sociali lanciando ai sindacati una sfida subliminale sulla credibilità ma, si rinvia continuamente un vero confronto sui temi più importanti quali la riorganizzazione (sulla quale da tempo sono impegnati gruppi di lavoro) o la gestione di precariato e le assunzioni.
Ieri però, abbiamo almeno capito che il vero ufficio brevetti all’ENEA si trova al terzo piano del “palazzo” ed opera sulla normativa contrattuale, ingegnandosi a trovare su ogni argomento il modo di penalizzare i colleghi, introducendo vincoli e nuove regole sempre “verbalmente” , senza mai assumersi la responsabilità e soprattutto senza uno straccio di comunicazione ufficiale… (a proposito di trasparenza).
Accade così, che un’altra perla viene infilata alla lunga collana delle singolari interpretazioni degli uffici e che in occasione della fruizione da parte dei dipendenti dei permessi di cui all’art.8 CCNL 1998-01 (PMP) per “grave motivo personale o familiare” ultimamente pare ci sia, sulla base delle autocertificazioni prodotte dai colleghi, chi si arroga il diritto di stabilire cosa è grave e cosa no, se è più grave un ginocchio sbucciato del figlio o accompagnare la suocera all’ospedale per un controllo per poi decidere se accettare o meno il permesso. Negli altri Enti basta autocertificare il “grave motivo” senza alcuna specifica.
Abbiamo segnalato “con impeto” la nostra contrarietà a tale comportamento nella riunione, senza per la verità aver avuto l’impressione di scalfire il muro di gomma eretto dalla direzione del personale a difesa dell’indifendibile.
Il direttore UCP ci ha assicurato comunque, che farà le necessarie verifiche ed interverrà la dove si fosse andati oltre la norma contrattuale (chiederemo conto nella prossima riunione).
Noi pensiamo che la prossima imminente riorganizzazione dovrà farsi carico (tra l’altro) di ricostruire il rapporto tra dipendente ed “uffici” attraverso una Funzione centrale del personale che in tutte le proprie componenti si ponga al servizio dei ricercatori, dei tecnici e del personale amministrativo dell’ENEA e non contro di loro.
In verità abbiamo difficoltà anche a comprendere alcuni aspetti della lettera inviata dal Commissario ai responsabili di struttura (e non al personale) sulle missioni, si introducono nuove regole intervenendo magari su cattive consuetudini ma ci sembra che si generalizzi troppo e soprattutto si intervenga su norme proprie al contratto nazionale … e ciò non ci sembra possibile.
Abbiamo sempre affermato che se ci sono degli abusi, questi vanno perseguiti e puniti ma immaginare che il collega di ritorno dalla spedizione antartica (ad esempio) non possa prendere qualche giorno di ferie durante il viaggio di ritorno altrimenti viene punito e condannato a pagarsi il viaggio, ci appare in violazione della norma contrattuale che prevede che “al dipendente in missione vengano rimborsate interamente le spese del viaggio di andata e ritorno”….(e non solo se non prende ferie).
Sollecitiamo l’emissione del regolamento a cui rimanda la nota commissariale, confidando in un’inversione di tendenza e di velocità della nostra amministrazione ormai celebre per l’effetto moviola su tutto ciò che può recare vantaggio al personale.
Noi crediamo che qualche scivolata dell’Amministrazione ed il silenzio sui temi importanti siano all’origine di un accresciuto disagio del personale e possano essere evitati con un maggior dialogo ed una condivisione delle scelte, anche per questo abbiamo reiterato la richiesta di incontro con il Commissario .
Ricordiamo che prima di procedere alla riorganizzazione, l’obiettivo dichiarato dall’attuale vertice è il superamento del “Commissariamento” con decreto MISE e nomina di un vertice snello (tre membri) coincidente con l’attuale (n.d.r.). Per far ciò, è necessario che venga approvato l’emendamento proposto dal Governo in legge di stabilità che porrebbe l’ENEA sotto l’esclusiva vigilanza del Ministero sviluppo economico .
Confidiamo di comunicarvi al più presto gli esiti del “sospirato” incontro (sempre se ci sarà!!).
UIL RUA
Marcello Iacovelli