COMUNICATO STAMPA
UIL RUA: MINISTRO GIANNINI MODERI ENTUSIAMO SU DECRETO PER ENTI PUBBLICI RICERCA
“E’ UN PROVVEDIMENTO SPOT CHE NON DA’ RISPOTE AI PRECARI CHE RISCHIANO DI ESSERE USATI E ABBANDONATI”
“Il ministro Giannini è soddisfatta per il Decreto Ministeriale sui giovani ricercatori negli Enti di Ricerca Pubblici? Noi della Uil Rua molto meno. Certo, 215 posti non si buttano via; ma quello emanato dal Miur è un provvedimento spot che non basta per rilanciare la ricerca italiana e che non contiene alcuna risposta per i precari, che rischiano di essere usati e abbandonati”. Lo dichiara Sonia Ostrica, segretario nazionale della UIL RUA che aggiunge: “Restiamo dell’idea che la Ricerca, invece, abbia bisogno di investimenti e di programmazione, non certo di sole norme spot e “in deroga”: se si intende veramente rilanciare la ricerca e dare delle nuove opportunità ai giovani, bisognerebbe partire dal ripristino del turn over al 100% e pensare ad investimenti che siano intanto pluriennali e soprattutto di dimensioni ben superiori alle cifre, stanziate peraltro per un solo biennio. Stanziare i pochi spicci della Legge di Stabilità 2016 (8 mln per il 2016 e 9,5 mln per il 2017) senza incrementare stabilmente i bilanci, rischia di scaricare i costi degli anni successivi sugli enti, che già non ricevono stanziamenti adeguati”.
“Non convincono nemmeno i criteri di ripartizione delle assunzioni, basati su una Valutazione della Qualità della Ricerca rivelatasi scarsamente applicabile, per dare conto delle attività degli Enti Pubblici di Ricerca – spiega la sindacalista -. A ciò si aggiunge che i criteri sulla sostenibilità economica e finanziaria vengono applicati a seguito di una lunga stagione di tagli ai bilanci degli Enti, che ora in ragione di questi tagli si vedrebbero punire una seconda volta con un minor numero di assunzioni: tagli e beffe”.
“Infine il nodo cruciale. Ancora una volta il Governo non da risposte adeguate ai precari che da anni consentono agli Enti Pubblici di Ricerca di svolgere le loro funzioni – conclude Sonia Ostrica -. E’ necessario definire prioritariamente un piano di stabilizzazione per le tutte professionalità espresse dalle migliaia di precari del nostro comparto e programmare una crescita ordinaria, nella convinzione che la ricerca non può adeguatamente sviluppare le sue potenzialità in un quadro di precarietà strutturale ed incertezza continua sul futuro”.