Onorevole Ministro,
Le chiediamo di conoscere le ragioni per le quali è stata predisposta a cura di un dirigente del suo dicastero, seppur Capo Dipartimento, una nota (prot. MIUR 25081 del 26 settembre 2014 – vedi allegato) all’INGV (Istituto di Geofisica e Vulcanologia), ente vigilato dal MIUR, relativamente a compiti che la normativa di riferimento pone in capo al Ministro e non al Ministero (2) .
In detta nota il dirigente formulava inviti e indicazioni di comportamento (3) che risultano al di fuori dei compiti assegnati dalla normativa di riferimento alla figura del Ministro, e quindi a maggior ragione poco comprensibili ove prodotti a firma di un Dirigente.
Peraltro la formula adottata per queste indicazioni lascia molto perplessi a causa della formula generica e dubbia (quali sarebbero le azioni ascrivibili a “materie delicate” nella gestione di un ente di ricerca?), che rende incomprensibile – oltre che opinabile – cosa fare o evitare.
Alcune premesse sono doverose.
La prima: ai sensi della L. 168/89 e s.m.i. (citata in nota) la vigilanza dovrebbe essere esercitata dal Ministro e non da un Dirigente del Ministero, seppur capo Dipartimento.
In secondo luogo, riteniamo la risposta del MIUR incomprensibile, in quanto O c’è violazione, e quindi è inderogabile il commissariamento dell’ente da parte del vigilante, O la violazione non c’è, quindi il testo va inteso come un condizionamento indebito dell’autonomia e della capacità decisionale dell’ente, peraltro usando espressioni come “tematiche delicate” il cui significato è ambiguo e lascia spazio alle interpretazioni più fantasiose.
Stupisce peraltro che tale nota arrivi a valle di una segnalazione da parte di un organo dell’INGV che tra i propri compiti non ha quello di intervenire sulle materie in questione, e stupisce che il vigilante non abbia fatto un preventivo approfondimento per verificare la sussistenza della richiesta.
Onorevole Ministro, da questa nota inviata a firma del dirigente del suo dicastero Dott. Marco Mancini potrebbe discendere un gravissimo danno ai lavoratori precari che aspettano da oltre 10 anni l’opportunità di essere finalmente avviati in un percorso di assunzione a tempo indeterminato.
Ove l’ente andasse nella direzione prospettata dal MIUR, ovvero ove il CdA messo in discussione raccogliesse l’invito del dirigente del Suo Dicastero, ove si fermasse e non avviasse le procedure per il completamento della pianta organica faticosamente incrementata, e quindi non effettuasse l’assunzione dei primi 40 sui 200 dipendenti autorizzati in deroga per legge, sarebbero stato vanificati oltre 10 anni di sforzi congiunti da parte dei lavoratori, del sindacato, dell’ente, del vigilante.
La prima tranche delle assunzioni va fatta entro il 31 dicembre prossimo venturo; in caso contrario, i primi 40 dei 200 posti nel quinquennio sarebbero irrimediabilmente perduti, in ossequio a quanto dispone la norma per il reclutamento straordinario dell’INGV.
Onorevole Ministro, è di tutta evidenza la responsabilità politica che sarebbe ascritta a Lei e al suo dicastero ove questo ente, così strategico per la ricerca nazionale, per l’assistenza e il monitoraggio sismico e vulcanologico, ricominciasse ad essere al centro di manifestazioni e blocchi delle attività per la ripresa della mobilitazione del personale precario, che si vedrebbe sottrarre il primo traguardo delle 40 assunzioni di un obiettivo arrivato già insufficiente a risolvere le aspettative dell’intero personale precario (200 assunzioni nel quinquennio su circa 500 precari a tempo determinato).
Chiediamo di conoscere le iniziative che Lei intenderà adottare per rendere il più agevole possibile il raggiungimento delle prime assunzioni e restiamo in attesa di un Suo urgente riscontro.
Distinti Saluti.
1. Allegato
2. L. 168/89 – “Art. 2 Funzioni: Il Ministro:…. c. 1, b-ter: approva i programmi pluriennali degli enti di ricerca, con annesso finanziamento a carico dell’apposito Fondo istituito nel proprio stato di previsione, verifica il rispetto della programmazione triennale del fabbisogno di personale, approva statuti e regolamenti di enti strumentali o agenzie da esso vigilate, esercita le funzioni di cui all’articolo 8 (Ndr: controlli di legittimità e merito relativamente all’approvazione di statuti e regolamenti) nei confronti degli enti non strumentali, con esclusione di ogni altro atto di controllo o di approvazione di determinazioni di enti o agenzie, i quali sono comunque tenuti a comunicare al Ministero i bilanci.”
3. “limitare l’esercizio delle proprie funzioni”…., in particolare “quelle in conflitto di interesse rispetto al ruolo istituzionale” “deliberando su tematiche delicate”.
UIL RUA
Sonia Ostrica