venerdì 26 Aprile 2024

INGV: Precariato e criticità nelle assunzioni straordinarie

INGV sede romaSiamo venuti a conoscenza di quanto sta accadendo in INGV in conseguenza delle azioni avviate dal Collegio dei Revisori dei Conti in materia di inconferibilità/incompatibilità degli incarichi dei componenti il CdA, in virtù di una norma di legge sopraggiunta successivamente (circa 18 mesi) alla nomina dei Consiglieri.

La scrivente sigla sindacale chiede al Collegio dei Revisori di conoscere quali azioni intenda porre in essere per non vanificare il travagliatissimo percorso di assunzione di 200 lavoratori, traguardo cui siamo faticosamente arrivati con il contributo di tutti i protagonisti, che hanno con consapevolezza e spirito di servizio compreso i limiti delle azioni rivendicative, nell’interesse primario dell’ente. La presente richiesta viene rivolta – irritualmente – al Collegio in conseguenza delle azioni a nostro avviso incomprensibilmente avviate dai Revisori, che rischiano di creare ripercussioni fortemente negative sul processo di reclutamento citato.

Entro il prossimo dicembre l’INGV dovrà procedere all’assunzione dei primi 40 lavoratori previsti dalle autorizzazioni; ove questo non potesse avvenisse, in conseguenza di una iniziativa di codesto Collegio, sarebbe atto di inaudita gravità.

Nel corso dell’ultimo incontro con le OO.SS. prima delle ferie, il Presidente ci ha informato dell’accordo raggiunto all’interno del CdA, precisando che era frutto di un equilibrio tra le varie funzioni ed aspettative delle strutture e tenendo conto del precariato esistente, ed era stato raggiunto non senza lacerazioni ma condiviso infine all’unanimità.

La posizione assunta dal Collegio sulle (presunte) incompatibilità dei componenti il CdA ha comportato l’invito del MIUR all’ente di “rimuovere le rilevate cause di incompatibilità”, ma soprattutto al CdA di “limitare l’esercizio delle proprie funzioni”…., in particolare “quelle in conflitto di interesse rispetto al ruolo istituzionale” “deliberando su tematiche delicate”.

Alcune premesse sono dunque doverose.
La prima: ai sensi della L. 168/89 e s.m.i. la vigilanza dovrebbe essere esercitata dal Ministro e non da un Dirigente del Ministero, seppur capo Dipartimento.
In secondo luogo, riteniamo la risposta del MIUR incomprensibile, in quanto O c’è violazione, e quindi è inderogabile il commissariamento dell’ente da parte del vigilante autore delle nomine, O la violazione non c’è, quindi il testo va inteso come un condizionamento indebito dell’autonomia e della capacità decisionale dell’ente (1), peraltro usando espressioni come “tematiche delicate” il cui significato è ambiguo e lascia spazio alle interpretazioni più fantasiose. Rappresentiamo quindi che a nostro avviso l’invito del MIUR non può e non deve trasformarsi in un boomerang per i lavoratori che da troppi anni sono in attesa di soluzione al problema della stabilizzazione, che già nel 2008 avrebbe potuto portare all’assorbimento di 200 lavoratori rimasti invece precari per mancanza di posti in pianta organica. Sono stati necessari ulteriori 6 anni e numerose azioni – condivise – di pressione su Parlamento, Governi, Ministeri vigilanti (MIUR, MEF e F.P.), per poter dare almeno una chance a 200 lavoratori (sugli oltre 400 precari oggi presenti in ente), attraverso un percorso che dovrebbe essere blindato e il più collegiale possibile.

L’esercizio delle funzioni del collegio dei revisori, come regolamentate dallo Statuto vigente, è chiaramente indicato nell’art.8, che così recita:

2014 10 01 precariato INGV All 1

A nostro avviso le segnalazioni inviate al MIUR potrebbero non rientrare in nessuna delle prerogative previste per il Collegio dei Revisori, ma potrebbero purtroppo comportare danni irrecuperabili ai lavoratori, a partire dalle 40 assunzioni previste entro il corrente anno, da effettuare tra le graduatorie attive, con modalità e criteri ancora da definire nel dettaglio da parte del CdA e che rischiano di essere inficiate dall’iniziativa del Collegio.

La rapida conclusione della prima fase (40 idonei/vincitori delle graduatorie attive) è propedeutica alla fase successiva, e per certi versi più critica, della costruzione dei bandi di concorso per la selezione di altre professionalità non già utilmente presenti nelle graduatorie eppure così necessarie da essere invece presenti tra i precari “di lungo corso”. In questi bandi sarà necessario procedere alla massima valorizzazione delle esperienze lavorative interne all’INGV: ma se il Collegio non si rende partecipe e non intende condividere la finalità di salvaguardare al massimo i precari, sarà considerato il responsabile del fallimento di dieci anni di lavoro, e quindi potrebbe essere chiamato a rispondere di ogni conseguenza, presumibilmente in tutte le sedi anche esterne all’ente.

Infine, ci si chiede: se la procedura adottata (invio della relazione dei Revisori al MIUR da parte del Direttore Generale) sia rispondente alla normativa vigente; se i Revisori abbiano tale potere, a nostro avviso non consentito o quantomeno non nelle formule adottate; come mai il Collegio (insediato nell’aprile 2012) abbia inteso sollevare le questioni di incompatibilità solo a giugno di quest’anno, e non nella primavera del 2013 – data di entrata in vigore del decreto 39/2013, citato quale origine delle irregolarità/incompatibilità; cosa intenda il Collegio fare in merito alle azioni anche economiche oltre che scientifiche che impegnano l’ente in Italia (ad es. con la Protezione Civile) ed in Europa (ad es. in materia di ricerca, che comportano impegni personali dei firmatari dei progetti e convenzioni), azioni intraprese dal CdA con proprie delibere, su cui ci sia stato il parere positivo del Collegio, nel periodo intercorso tra l’insediamento dei Revisori (aprile 2012) e la data (settembre 2014) della nota inviata al MIUR sui dubbi di incompatibilità; come mai non si sia ritenuto di chiedere un preventivo parere di natura legale, come pure avvenuto in passato, alla luce di princìpi legislativi consolidati che avrebbero potuto confortare l’INGV nella regolarità degli incarichi vigenti e nella prosecuzione senza problemi dell’attività del CdA, vista soprattutto la delicatezza delle azioni da completare nel breve periodo.

Come UIL affermiamo che le assunzioni non possono subire nessun impedimento in conseguenza di – a nostro avviso – dubbie irregolarità nell’ambito di un CdA che non risulterebbe aver compiuto le “gravi irregolarità di gestione” previste nello Statuto, irregolarità che sono l’unico motivo per il quale sarebbe stato necessario un intervento cautelativo da parte dei Revisori e che avrebbe comportato un intervento deciso del MIUR.

Peraltro, per quanto ci risulta, anche dalla verifica effettuata dal responsabile per l’anticorruzione non sembrerebbero evidenziate “gravi irregolarità”, visto che quanto segnalato origina da una legge successiva alle nomine dei Consiglieri CdA messi in discussione dal Collegio. Ma mentre permane il dubbio sulle gravi irregolarità, l’azione avviata dai Revisori potrebbe comportare danni irreversibili per i precari, e senza una assoluta certezza di fondamento in quanto, visto l’intreccio normativo, solo un giudice potrebbe dirimere la questione, ma sarebbe comunque tardi.

Come UIL RUA riteniamo che l’INGV debba procedere nel cammino avviato, non vanificando gli sforzi congiunti fatti per avere l’autorizzazione a 200 assunzioni nel quinquennio.

Invitiamo quindi il Collegio e gli altri organi istituzionali, nonché il Direttore Generale, a rappresentare al MIUR che le assunzioni debbono procedere nel senso previsto nei documenti di pianificazione e programmazione, senza subire alcun arresto in quanto coerenti con il cammino fin qui percorso.

Invitiamo tutti i destinatari della presente ad evitare di rimettere in agitazione il personale dell’INGV, molto provato ma sempre combattivo, che si aspetta di avere continuità, coerenza, correttezza da chi è chiamato a gestire l’istituzione nell’unico interesse, quello più generale, del Paese e nel rispetto di quanti lavorano da troppo tempo senza certezza di futuro.

(1) L. 168/89 – “Art. 2 Funzioni: Il Ministro:…. c. 1, b-ter: approva i programmi pluriennali degli enti di ricerca, con annesso finanziamento a carico dell’apposito Fondo istituito nel proprio stato di previsione, verifica il rispetto della programmazione triennale del fabbisogno di personale, approva statuti e regolamenti di enti strumentali o agenzie da esso vigilate, esercita le funzioni di cui all’articolo 8 (Ndr: controlli di legittimità e merito relativamente all’approvazione di statuti e regolamenti) nei confronti degli enti non strumentali, con esclusione di ogni altro atto di controllo o di approvazione di determinazioni di enti o agenzie, i quali sono comunque tenuti a comunicare al Ministero i bilanci.“

UIL RUA
Sonia Ostrica

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