giovedì 18 Aprile 2024

ISPRA: Comunicato al personale

ISPRAUna dimensione parallela è un ipotetico universo separato e distinto dal nostro ma coesistente con esso in cui una sigla sindacale, con il solo scopo di fare tessere, inventa o altera la realtà. Questo modus operandi ha toccato l’apice nel caso della distribuzione dei residui del salario accessorio ai tempi determinati, controversia molto delicata poiché un errore di valutazione avrebbe potuto scatenare una reazione a catena poco controllabile. La fame di tessere però spesso non coincide con l’interesse dei lavoratori.

Due sindacati hanno fatto causa per la distribuzione dei residui sui fondi del salario accessorio anche ai tempi determinati. Verso fine novembre la causa patrocinata da USB è arrivata a sentenza che qui vi alleghiamo (all.1) e con la quale sostanzialmente il giudice ha stabilito che ai T.D. andasse riconosciuto il trattamento accessorio richiesto, ma che le somme dovessero essere prelevate in sostanza dalle tasche dei T.I ai quali questi soldi sono già stati erogati.

Nel mese di dicembre è arrivata a sentenza anche la causa patrocinata dalla UIL RUA che non aveva osteggiato il ricorso, ma che, avendo intuito il rischio che si poteva correre, ha approfondito la questione con i propri legali. Il ricorso patrocinato dalla UIL RUA ha puntualizzato che il diritto ai residui del personale a T.D. nulla aveva a che vedere con i soldi già erogati al personale T.I. (il personale T.D. grava infatti sul bilancio dell’ente e non sui fondi del salario accessorio dei T.I.). Nella sentenza viene pertanto riconosciuto il diritto ai tempi determinati a ricevere lo stesso trattamento economico dei T.I, ma non fa alcun riferimento su dove prendere i soldi tantomeno, diciamo noi, dalle tasche dei lavoratori a T.I. (all.2).

A gennaio abbiamo scritto all’amministrazione (all.3) facendo presente che i soldi spettanti ai tempi determinati dovevano essere recuperati dal bilancio dell’Ente. L’amministrazione ha deciso di non prendere in considerazione né la nostra sentenza né la nostra lettera. Pochi giorni fa abbiamo nuovamente inoltrato una lettera dell’Avvocato in cui si ribadisce di procedere al versamento degli importi dovuti dichiarati in sentenza senza contestualmente effettuare a tale scopo alcuna non dovuta decurtazione a carico del personale a tempo indeterminato, in quanto non dovuta e non dichiarata nella sentenza (all.4).

Ora, che l’amministrazione non tenga conto delle nostre richieste fa parte del gioco “dividi et impera” – più si creano discriminazioni e malcontento tra i lavoratori meglio si regna -, ma che una sigla sindacale che deve difendere i dipendenti mistifichi i fatti a suo vantaggio ha dell’incredibile. Si arriva addirittura ad accusarci (vedi comunicato del 21 maggio) di fare accordi con l’Amministrazione per far pagare ai lavoratori gli esiti dei ricorsi. Questo affermazioni sarebbero passibili di denuncia se solo avessero il coraggio di firmare i comunicati che invece appaiono solo con il logo della sigla e mai sottoscritti.

Tanto per dare il giusto peso a questa O.S. segnaliamo, per diritto di cronaca, che la vittoria tanto decantata nel comunicato del 18/02/2014 all’ISFOL (riconoscimento del lavoro atipico come lavoro subordinato) arriva dopo molte sentenze dello stesso grado intentate dalla UIL RUA e vinte mesi prima. Non amiamo pubblicizzare il nostro lavoro per vincere la gara delle tessere. Amiamo risolvere i problemi dei lavoratori con la serietà che ci contraddistingue da anni e che da voi ci viene riconosciuta.

Un’ultima considerazione per voi lavoratori: come fanno ad essere credibili coloro che in perfetto stile berlusconiano continuano a sostenere che tutto quello che è positivo è merito loro e che tutto quello che non va bene è colpa degli altri? Noi continuiamo a lavorare e a crescere nei consensi, altri invece a pavoneggiarsi e a vivere nel loro universo parallelo.

UIL RUA ISPRA
Valentina Campo

All. 1
All.2
All.3
All.4

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