Le scriventi OO.SS. intendono rappresentare al Sig. Ministro la loro preoccupazione nei confronti dello stato ormai critico in cui si trova il Bilancio dell’ISPRA , visti i continui tagli ai fondi di finanziamento, che impedisce di dare continuità alle attività istituzionali e di ricerca affidate all’Istituto.
E’ senza dubbio responsabilità dell’attuale Management dell’ISPRA la gestione delle risorse e del personale, ma anche la poca lungimiranza verso investimenti tecnico-scientifici, nonché la pletorica burocrazia di una struttura interna ingessata e non funzionale, che non ha consentito a questo Istituto di avere finalmente quel ruolo riconosciuto e autorevole utile nel panorama dei soggetti istituzionali che operano in campo ambientale.
D’altronde l’operazione coatta di riordino imposta per ISPRA nel 2008 con la Legge 133/2008, e i troppi anni di Commissariamenti, non hanno certamente favorito l’auspicato rilancio dell’Istituto.
E mentre continuano nel Paese eventi di dissesto idrogeologico che necessiterebbero di un maggiore investimento di risorse nelle politiche ambientali, a partire dai soggetti istituzionali che operano nel settore come ISPRA, apprendiamo che il Bilancio dell’Istituto è in forte sofferenza. Dall’esito dell’ultima riunione del Consiglio di Amministrazione è stato rilevato che ISPRA non ha le risorse sufficienti a garantire lo svolgimento delle attività istituzionali e di ricerca (ad es. rete nazionale di monitoraggio mareografico/ondametrico), tant’è che il CdA nell’assumere le priorità strategiche utili per il Bilancio ha determinato il PARZIALE rinnovo dei contratti precari su fondi istituzionali e un abbattimento pari al 70% di risorse destinate al Personale.
Certamente è responsabilità del Ministero vigilante che continua a tagliare su ISPRA e ad avere un “approccio” spesso ingerente con i ruoli e le prerogative dell’Istituto di Ricerca, finanche chiedendo il trasferimento di sede di alcuni dipendenti ISPRA, che, dietro le spoglie di una Convenzione gratuita, si sono visti costretti ad accettare, pena il mancato rinnovo dei contratti precari.
Ciò non è più sostenibile da parte dei lavoratori che, costretti già da troppi anni di mancato rinnovo contrattuale, chiedono di poter essere messi nelle condizioni di esprimere al meglio le proprie potenzialità, all’interno dell’ISPRA, al servizio del Paese con un’organizzazione più efficiente e più funzionale.
In attesa dunque di essere ricevuti e di avere risposte concrete per sanare, in primis, la situazione finanziaria, le OOSS indicono un’ASSEMBLEA fuori sede da svolgersi sotto il Ministero dell’Ambiente per il 9 dicembre dalle ore 10 alle ore 14.
FLC CGIL Angela Imperi |
FIR CISL Alessandro Castellana |
UIL RUA Roberto Papi |