martedì 19 Marzo 2024

ISTAT: Incontro sul nuovo regolamento per le Missioni

ISTATAbbiamo finalmente affrontato il tema missioni attraverso la discussione della bozza del nuovo regolamento approntato dall’amministrazione (senza l’apporto di alcun collega coinvolto in missioni, come avevamo chiesto nell’ultima riunione sul tema):
diciamo subito che il nuovo impianto di regolamento mostra apprezzabili cambiamenti ed apre ad una fase nuova, pur scontando presupposti che limitano il campo d’innovazione finalizzato ad una procedura trasparente e, per quanto possibile, flessibile.

Restano alcune “gabbie” entro cui muoversi, prima tra tutte il dover fare i conti con l’agenzia per le prenotazioni, con tutti i vincoli che ne conseguono (paradossalmente in termini di contenimento della spesa innanzitutto); manca una vera e propria procedura straordinaria da applicare a missioni da organizzare in tempi rapidi e con criteri di eccezionalità: va dato atto che la bozza prevede molte fattispecie che vanno incontro a possibili imprevisti e che tendono ad uniformare il perdurante gap di trattamento che persiste tra livelli I-III e IV-VIII. In tal senso, può essere molto più efficace chiamare a maggior responsabilità i dirigenti nella gestione del budget loro assegnato, piuttosto che porre limiti di spesa, spesso controproducenti, legati al livello professionale.
Un cenno va fatto anche al calcolo dell’orario effettivo di lavoro del personale in missione (anche il tempo di viaggio, ad esempio quello impiegato nelle missioni del personale degli uffici territoriali per le missioni fuori provincia di appartenenza, deve essere conteggiato ai fini del credito orario) e alla possibilità di usufruire di mezzi straordinari di trasporto: sia per ragioni di sicurezza che di un più efficace coordinamento dei tempi di spostamento.

L’aspetto più importante che ci preme sottolineare e che abbiamo sollecitato al tavolo di confronto riguarda la trasparenza: ovvero la necessità di sostenere un confronto proficuo tra ufficio Missioni e colleghi interessati, che possa esplicitarsi in un momento di “contraddittorio” de visu e soprattutto nell’invio da parte dell’ufficio di un documento informale che riassuma chiaramente le voci di spesa liquidate e non con le relative motivazioni, prima della trasmissione della richiesta di liquidazione all’Ufficio Ragioneria. In futuro va certamente implementata una procedura informatizzata di rendicontazione delle spese di missione, il che renderebbe assai più snello l’onere sia agli interessati che ai colleghi dell’ufficio missioni che dovranno lavorare le pratiche, con un netto abbattimento dei tempi di liquidazione delle parcelle di missione.
In chiusura resta comunque una considerazione di carattere generale da dover sottolineare: le esternalizzazioni dimostrano nei fatti di essere un aggravio di inefficienza per l’Amministrazione Pubblica quando non realmente e strettamente necessarie, rinnoviamo dunque la richiesta di internalizzazione di servizi.

UIL RUA ISTAT

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