venerdì 19 Aprile 2024

Università di Bari: Confermato azzeramento del salario accessorio

Ieri sera, 16 settembre 2014, si è chiuso il sipario sulla sceneggiata malamente interpretata per quattro mesi dalla delegazione di parte pubblica. Il Direttore Generale ha gettato la maschera, ha staccato la spina della contrattazione, stanco di fingere la ricerca di una soluzione, di un accordo con il sindacato. Ieri sera abbiamo realizzato che cercavamo di ragionare nel merito con chi aveva già rescisso i contratti integrativi e che continuava a convocarci al tavolo solo per proporci ipotesi di accordo mai e poi mai condivisibili dal sindacato.

Adesso la battaglia continua nelle sedi opportune: nelle aule di tribunale (stiamo percorrendo tutte le strade giudiziarie possibili); attraverso il lavoro del Tavolo tecnico per la ridefinizione del Fondo. Dobbiamo dimostrare che il Direttore Generale si è sbagliato a stracciare i contratti e gli errori si pagano.

Come in un gioco di specchi, la responsabilità di non avere per tempo saputo o voluto verificare la consistenza del Fondo dell’accessorio e’ rimpallata dal Direttore ai Revisori, dai Revisori agli ispettori del MEF, dal MEF all’Amministrazione. Ogni soggetto si è nascosto dietro i ritardi e le omissioni dell’altro. E’ singolare però che i Revisori ed il MEF siano la stessa cosa; che i Revisori che riescono tanto facilmente a intimidire con il loro stile un Direttore incerto, si nascondano invece all’interno di quel Consiglio di Amministrazione che furbescamente e irresponsabilmente afferma di essere estraneo alla partita.

VERGOGNA. VERGOGNA TUTTI.

La verità è tanto semplice quanto amara. La blasonata Università Aldo Moro è un nobile decaduto, che per allontanare il rischio del commissariamento, (che tra l’altro non permetterebbe nuove assunzioni del personale docenti) deve ingraziarsi il Ministero dell’Economia e Finanza, sacrificando vittime innocenti, come nei riti pagani. E’ stata preferita la soluzione che lor signori hanno creduto e credono la più semplice: rendere più poveri i lavoratori già poveri, che secondo il loro pensiero da oggi dovrebbero “lavorare uguale” ma essere pagati di meno.

Ma chi ci governa tanto malamente, si sbaglia. Sbaglia pensando che sia finita una partita che invece è appena iniziata.

L’autunno in Italia sarà caldo, con i lavoratori del Pubblico Impiego decisi a riconquistare il diritto al contratto nazionale. Nell’Università di Bari sarà di più, sarà un autunno incandescente, perché’ non solo rivogliamo il salario accessorio per tutti ma, ancora prima, esigiamo democrazia e rispetto. Se questa Amministrazione’ ci maltratta in questo modo considerandoci un corpo estraneo, occorre rispondere in modo duro e deciso, facendo male con il minimo costo.

FLC CGIL
G. Murè
UIL RUA
M. Poliseno
Confsal
R. Campobasso
USB
F. Rossiello
Unicobas
D. Scarasciullo

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